domenica 17 aprile 2011

Le città invisibili - las ciudades invisibles (I. Calvino)


 

          "L'inferno dei viventi non è qualcosa che sarà; se ce n'è uno, è quello che è già qui, l'inferno che abitiamo tutti i giorni, che formiamo stando insieme. Due modi ci sono per non soffrirne . Il primo riesce facile a molti: accettare l'inferno e diventarne parte fino al punto di non vederlo più. Il secondo è rischioso ed esige attenzione e apprendimento continui: cercare e sapere riconoscere chi e cosa, in mezzo all'inferno, non è inferno, e farlo durare e dargli spazio".


         "El infierno de los vivos no es algo que serà, si hay uno, es lo que ya está aquí, el infierno que habitamos todos los días, que formamos estando juntos. Hay dos maneras para no sufrir. La primera es fácil para muchos: aceptar el infierno y convertirse en una de las partes hasta el punto de no verlo mas. La segunda es riesgosa y exige atención y aprendizaje continuos: buscar y ser capaz de reconocer quién y qué, en medio del infierno, no es infierno, y darle espacio y hacer que dure".










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