Fitta nebbia che tutto avvolge
lentamente si dirada
sole pallido che adagio arrossisce
e filtra nel più cupo dei pomeriggi
viale di cipressi che invita a entrare
e ghiaia e sassi e polvere
foglie che volano e vagano
calpestate da passi silenziosi
porte che si spalancano
brusio e quiete tra
immagini distanti
incenso e fiori colorati
superflue son le parole
silenzi che incrociano sguardi
mani che si schiudono in abbracci
focolare che riscalda l’anima
dolore e gioia fratelli siamesi che
urlano la loro unione dentro al cuore
luce che rischiara le colline
luce che riscalda gli alberi ingialliti
luce che allunga le ombre
luce che dona pace
campane che salutano e lacrime amare
che scivolano via
Buon Viaggio Mario
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